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| Passeggiavo sulle strade della fifth Avenue, una mano in tasca e l'altra che reggeva la mia lucky strike blu. Il solito ghigno dipinto sul volto, segno di compiacimento e sicurezza... eh si, ero da sempre un tipo sicuro di me stesso, e forse quell'arietta tanto da snob non aiutava nell'amicizia, visto che alla Columbia ero il famoso giocatore di Lacrosse, ma che di amici, a parte la sua squadra, ne aveva pochi. Tsz, non che li cercassi, di certo non ne avevo bisogno. Non mi servivano le leghami stetti amichevoli, ne amorosi per l'amor del cielo le donne sono complicate. Si aspettano regali, si aspettano che ti ricordi ogni maledetto anniversario.... ed io di certo di romantico avevo ben poco, e non avevo mai avuto storie serie in tutta la mia vita. Mi piaceva il sesso, il pure e semplice atto sessuale da quale tutto iniziava e tutto finiva. Iniziava con una voglia matta l'uno dell'altra, e finiva con un violento orgasmo. Ed era questa l'unica cosa che rendeva la mia vita degna di essere vissuta. Il semplice fatto di non pensare, ma agire, di non progettare ma scoprire. Vivevo giorno per giorno senza pensare al domani, non mi curavo di ascoltare consigli, di dettarmi delle regole. Ero dopotutto un single convinto che viveva in una mega villa in uno dei quartieri più famosi di New York. E di certo, non avevo altro che chiedere alla vita. Con l'aria sicura e fiera, avanzai ancora, trovando dall'altro lato del marciapiede due ragazze che mi sorrisero. Feci l'occhiolino ad entrambe, sorpassandole e continuando per la mia strada, dando un'altra boccata alla mia sigaretta.
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