|
|
| « Look, if you had one shot, one opportunity to seize everything you ever wanted-One moment; would you capture it or just let it slip? »La sera prima Steven mi aveva convinto a tornare a casa per qualche ora. Almeno avevo appurato che pa' e ma' stavano bene seppur non ci fosse la sottoscritta a far danni. Avevo reincontrato fin troppe persone facenti parte del mio passato - vedi Luke, ossia colui che, anni fa mi aveva chiesto di uscire, ma io avevo declinato per ché avevo un incontro di kickboxing la stessa sera; Jake, quello scapestrato che abitava accanto a noi e, dulcis in fundo, Matthew. Lui era il mio migliore amico dai tempi delle elementari - che avevano fatto crescere in me una nostalgia di Brooklyn che quasi non riuscivo a far tacere dentro di me. Perché dovevo essere così dannatamente sfortunata? E dire che ero rimasta nella mia città natale solamente per una manciata di ore, molte delle quali avevo dormito nel mio amato letto in quella stanza che amavo definire la mia 'area 51' da quanto avesse una sorta di ordine che solamente la sottoscritta riusciva a capire. Comunque, tornando a noi, scesi dal treno con le cuffie del lettore mp3 nelle orecchie. Non avevo proprio voglia di essere inghiottita in quel dannatissimo vortice venutosi a creare in quella notte contornata da incontri, ricordi e sentimenti prettamente inerenti a ricordi. Non ero uscita di casa per tutta la notte e mi sentivo come se avessi bevuto quasi cinque bottiglie di birra senza alcuna sorta di sosta intermedia. Zaino nero, con cucite le scritte di svariate band rock che tanto arodavo, in spalla, mani nelle tasche della giacca di pelle nera che sovrastava quei jeans quasi logori - ma, al contempo comodi - che indossavo e passo deciso verso l'uscita mentre Not Afraid di Eminem mi riempiva la testa nel vano tentativo di riportarmi alla vita reale. Quella sera avrei dovuto lavorare. Tanto valeva farlo in gran forma, no? « Joanne Maya Burrows. » CODES BY ,pathos.
|
| |